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Visualizzazione dei post da gennaio, 2022

Mattarella e le formiche con le ali

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Caro Sergio Presidente Mattarello ti scrivo mentre sei usciere dal Quirinale, esprimendoti tutto il mio dispiacimento che presto ci devi lasciare e ritirarti a vita quasi normale, da comune normale. Magari, caro Sergio, presto ci ritroveremo a Palermo per un caffè che anche io sono abbastanza comune seppure non proprio normale. Ora, caro Sergio presidente usciere, su questa soglia dell’anno nuovo ci viene la malinconia per le tante cose vissute nel vecchio anno e la timida speranza per un nuovo anno. E si, caro Sergio, l’anno vecchio se va e un altro anno ci viene a molestare. E dobbiamo ancora capire come l’impasto del 2022, terzo anno dell’era pandemonica, lieviterà. Che per ogni cosa è problema di impasto e di lievito. E tu ne sai qualcosa visto hai impastato i governi più strambi della nostra curiosa Repubblica. Hai stato il panettiere, il funambolo, il trapezista, il domatore di porcelli più coraggioso di questi tempi chiacchieroni, accollandoti in sette anni i più bizzarri politi