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Visualizzazione dei post da maggio, 2018

Zuckerberg e la Grande Stanchezza

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Caro Marco Zukkaberg, sono Felice che ti saluta dal suo pertugio, un po’ lontano dall e vette della Siliconvalle, dove tutto sarà certo intelligente e ottimista. Purnondimeno anche qui non mancano i tuffi del cuore, anche perché stiamo nel mezzo di un mare dove passano tante speranze e paure. C’è chi ci passa sulle cannoniere, chi a cavallo di missili e bombardieri, c’è chi nuota in direzione opposta per scansare le bombe e chi sprofonda sott’acqua, dove i sottomarini sfilano fra i pesci allibiti o per lo più strafottenti. Mentre per fare un governo italico ormai ci affidiamo alle magie di un circolo di prestigiatori fanatici e storditi che se la spassano a sbeffeggiare Mattarella, che per l’ansia ha ormai i capelli slavati a Dash, che più bianco non si può. Comunque, forse non te lo immagini, eppure anche in via Casalofio qualche cavo dell’intiernet ci passa sottoterra o ci irradia dal satellite, accendendo i telefonini che illuminano le nostre facce nella notte