Caro David Robert Malpass, presidente della Banca Mondiale, sono Felice che ti scrive una piccola lettera di interrogazione che spero non si perda sulla tua scrivania fra gli smalloppi di banconote che devi contare dalla mattina alla sera. E m’immagino che di questi tempi ci avrai pure la seccatura di dover spruzzare i dollari con l’Amuchino americano. Io, per fortuna, non ci ho i tuoi problemi e, al massimo, posso contare le monetine del Porcello-salvadanaio che mi ha regalato la mia fidanzata a Natale. Il bello è che, quando lo tocchi sul muso, il Porcello ti spara una musichetta così stonata che fulmina sul colpo anche il microbo più canaglia. Comunque, caro Malpass, quando il Porcello sarà pieno, investirò il mio sgruzzolo per comprare la bici di Casimiro che la vende in offerta speciale con i copertoni nuovi e senza manubrio. Ma il manubrio lo trovo da Fifì il biciclettaro, che me lo ha promesso in cambio dei copertoni. Poi per i copertoni si vedrà. So già che questo non è ...